Catalogo e identità per la mostra “Cent’anni dopo, 1918-2018. Ricordi di Guerra, Sguardi di Pace”.
La mostra raccoglie i lavori di quattro fotografi (Nausicaa Giulia Bianchi, Luciano Gaudenzio, Pierluigi Orler e Daniele Lira) e di un videographer (Gianluca Colla), che hanno percorso i cinquecento chilometri del Sentiero della Pace lungo la linea delle trincee trentine della I Guerra Mondiale. È stata curata da Giovanna Calvenzi per Fujifilm Italia, Trentino Marketing e Montura.
Abbiamo progettato l’identità visiva cercando di lasciare delle piccole tracce, che fossero riconducibili al tema del lavoro fotografico e che citassero la memoria della Grande Guerra.
Il colore principale è il verde delle divise militari, il carattere tipografico è il Ludwig di Fred Smeijers, che si ispira al disegno dei caratteri mitteleuropei di inizio Novecento, mentre il layout della pagina è diviso in due orizzontalmente, come tagliato da un’immaginaria linea di confine che separa le due lingue.
Le carte utilizzate nel libro sono di tipo usomano con una texture molto pronunciata, per restituire la sensazione di un oggetto naturale e aspro come il soggetto della mostra.
Il progetto grafico del catalogo è stato realizzato insieme a Roberto Arista.
Catalogo e identità per la mostra “Cent’anni dopo, 1918-2018. Ricordi di Guerra, Sguardi di Pace”.
La mostra raccoglie i lavori di quattro fotografi (Nausicaa Giulia Bianchi, Luciano Gaudenzio, Pierluigi Orler e Daniele Lira) e di un videographer (Gianluca Colla), che hanno percorso i cinquecento chilometri del Sentiero della Pace lungo la linea delle trincee trentine della I Guerra Mondiale. È stata curata da Giovanna Calvenzi per Fujifilm Italia, Trentino Marketing e Montura.
Abbiamo progettato l’identità visiva cercando di lasciare delle piccole tracce, che fossero riconducibili al tema del lavoro fotografico e che citassero la memoria della Grande Guerra.
Il colore principale è il verde delle divise militari, il carattere tipografico è il Ludwig di Fred Smeijers, che si ispira al disegno dei caratteri mitteleuropei di inizio Novecento, mentre il layout della pagina è diviso in due orizzontalmente, come tagliato da un’immaginaria linea di confine che separa le due lingue.
Le carte utilizzate nel libro sono di tipo usomano con una texture molto pronunciata, per restituire la sensazione di un oggetto naturale e aspro come il soggetto della mostra.
Il progetto grafico del catalogo è stato realizzato insieme a Roberto Arista.
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