Nuovi Sguardi Gardesani è un progetto triennale di indagine fotografica del paesaggio di Riva del Garda, in Trentino.
Per il primo dei tre appuntamenti, la curatrice Giovanna Calvenzi, ha chiamato a documentare il paesaggio tre fotografi del collettivo Riverboom: Edoardo Delille, Gabriele Galimberti e Paolo Woods.
Con approcci e poetiche molto diverse, i tre fotografi hanno realizzato altrettanti racconti che indagavano di volta in volta aperti diversi: l’interagire delle ombre delle montagne sul paesaggio di Riva, la dimensione di turismo balneare e il mondo degli agenti immobiliari e delle proprietà “vista lago”.
Tre progetti diversi con uno sguardo inusuale sui luoghi oggetto di indagine, ma con una certa comune ironia di fondo.
Per questo il catalogo della mostra è diventato un trittico di cartoline a fisarmonica tenute insieme da un elastico con il marchio progettato per l’iniziativa. I racconti dei Riverboom finiscono così in cortocircuito con le classiche cartoline turistiche che affollano i negozi di Riva del Garda. Insomma dei cataloghi-souvenir.
I fotografi stessi hanno poi voluto avere le loro foto riprodotte anche su delle macchine fotografiche giocattolo/souvenir, che sono diventate una gadget della mostra.
Il marchio che accompagnerà il progetto triennale, invece, è una scritta a doppio senso di lettura, per sottolineare lo sguardo fuori dal comune di tutte e tre gli interventi fotografici previsti dalla curatrice.
Committente MAG, Museo dell'Alto Garda
Nuovi Sguardi Gardesani è un progetto triennale di indagine fotografica del paesaggio di Riva del Garda, in Trentino.
Per il primo dei tre appuntamenti, la curatrice Giovanna Calvenzi, ha chiamato a documentare il paesaggio tre fotografi del collettivo Riverboom: Edoardo Delille, Gabriele Galimberti e Paolo Woods.
Con approcci e poetiche molto diverse, i tre fotografi hanno realizzato altrettanti racconti che indagavano di volta in volta aperti diversi: l’interagire delle ombre delle montagne sul paesaggio di Riva, la dimensione di turismo balneare e il mondo degli agenti immobiliari e delle proprietà “vista lago”.
Tre progetti diversi con uno sguardo inusuale sui luoghi oggetto di indagine, ma con una certa comune ironia di fondo.
Per questo il catalogo della mostra è diventato un trittico di cartoline a fisarmonica tenute insieme da un elastico con il marchio progettato per l’iniziativa. I racconti dei Riverboom finiscono così in cortocircuito con le classiche cartoline turistiche che affollano i negozi di Riva del Garda. Insomma dei cataloghi-souvenir.
I fotografi stessi hanno poi voluto avere le loro foto riprodotte anche su delle macchine fotografiche giocattolo/souvenir, che sono diventate una gadget della mostra.
Il marchio che accompagnerà il progetto triennale, invece, è una scritta a doppio senso di lettura, per sottolineare lo sguardo fuori dal comune di tutte e tre gli interventi fotografici previsti dalla curatrice.
Committente MAG, Museo dell'Alto Garda
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